Il Liceo “Pietro Giannone”

Secondo gli istituti di ricerca più prestigiosi del mondo (MIT, FUTURMATE) nasceranno entro il 2050 almeno 200 nuove professioni di altissima specializzazione che necessitano delle competenze tecno-fisico-matematiche più avanzate. La maggior parte delle attuali professioni sarà sostituita da sistemi robotici, informatizzati, telematici, ma il rischio della spersonalizzazione e disumanizzazione del sapere, della tecnica e della scienza minacciano gli equilibri sociali e ambientali del pianeta e impoveriscono la conoscenza autentica che è prima di tutto saggezza, humanitas, identità.

La storia e lo stile formativo del “Giannone” incarnano un’attualità saldamente ancorata sia alle radici dell’identità culturale europea che ad una visione del futuro realistica e pragmatica che aborrisce le mode e la “fama di un giorno”.

La storia del LICEO CLASSICO PIETRO GIANNONE di Caserta, con la sezione associata di Caiazzo è in parte la storia d’Italia: 152 anni nel 2018, scienziati, diplomatici, 7 medaglie d’oro al valor militare nella prima e seconda guerra mondiale, uomini ai vertici delle Istituzioni e della ricerca internazionale tra i suoi ex allievi. A questi “eroi”, anche della vita civile, professionale e della cultura, sono intitolate le principali vie della città, premi per la ricerca clinico-medica, leggi dello Stato, Oscar del cinema. Si tratta, tra gli altri, di Giuseppe Amico, Elio Andolfato, Michele Ferrara, Luigi Fuccia, Fulvio Renella, Gennaro Tescione, Ottorino Rinaldi, Nicola e Alfonso Della Valle, Francesco Saverio Correra e un giovanissimo quattordicenne frequentante la classe quarta ginnasiale, morto nel bombardamento del 1943, Aldo Taglianetti. E poi.. Anastasia Guerriero, onco-ematologa di fama mondiale…Giuseppe Buonocore (docente universitario, deputato al Parlamento, sindaco di Napoli), Domenico Falcone ( Presidente del Tribunale di Napoli), Vittorio Iannelli (Prefetto, Consigliere del Presidente della Repubblica) Elpidio Ienco (letterato e poeta), Vittorio Pellegrino (docente universitario di psichiatria), Armando Salvatore (docente universitario di letteratura latina a Napoli, già docente di lettere classiche al Giannone), Giovanni Tescione (Avvocato, deputato al Parlamento, Podestà di Caserta, storico e scrittore), Francesco Vito (ex Rettore dell’Università Cattolica di Milano), Giacomo Gaglione (Servo di Dio)…Toni Servillo … e i tantissimi “giannoniani” che ogni giorno testimoniano in tutto il mondo i principi del “Giannone”: professionalità d’eccellenza, tenacia e umiltà nello svolgimento del proprio lavoro, attaccamento alle radici e milizia civile, capacità di sacrificio, e senso del mondo e del tempo. Il Liceo estende la propria offerta formativa dalla città capoluogo ai piedi della catena del Matese, “protendendosi” lungo il corso di un fiume, il Volturno, come si addice ad una grande “civiltà” . Una civiltà che attinge dalla tradizione classica gli strumenti eterni “contro gli inverni dello spirito”, i furori delle coscienze e della storia, ammassa armi e “provviste” per la cultura, per proiettarsi nella contemporaneità e nel futuro più audaci. Forte delle proprie eccellenze in ogni campo : dalla Reggia di Vanvitelli alle terre sane e incontaminate ricche di produzioni uniche al mondo che si estendono sino ai confini segnati dai mari, dalle nevi e dalle montagne. Per questo chi sceglie il “Giannone” non chiede alla vita sconti e scorciatoie, chiede di essere messo alla prova e preparato all’agone dell’esistenza e alle sfide della propria era, forgiato in una fucina di giovani abili, come nessun altro, ma al servizio di tutti, di leggere i tempi ab integro seculorum. Per questo, si è “giannoniani” per sempre.

PERSONALIZZAZIONE DEI PIANI DI STUDIO E INTERSCAMBIABILITÀ DELLE COMPETENZE IL CONNUBIO TRA TECNICA, SCIENZA E HUMANITAS

La diffusione di forme di apprendimento basato sulla specializzazione di alta qualità senza tuttavia, pregiudicare l’impianto tradizionale delle conoscenze e la riconvertibilità delle competenze, è il cuore delle più recenti indicazioni europee in materia di istruzione e formazione ed è uno dei pilastri della strategia “Europa 2020″ per una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva (Comunicazione della Commissione COM 2010-2020) -fin dal suo lancio nel 2010- e si è tradotta nel programma “Istruzione e Formazione 2020″ (2009/C119/02). Negli ultimi anni, la focalizzazione sulle priorità dell’istruzione e della formazione è ulteriormente cresciuta, anche per il pesante impatto della crisi economica sull’occupazione giovanile. Poiché si prevede che la domanda di abilità e competenze di livello superiore crescerà ulteriormente nel 2020, i sistemi di istruzione devono impegnarsi ad innalzare gli standard di qualità e il livello dei risultati di apprendimento per rispondere adeguatamente al bisogno di competenze e consentire ai giovani di frequentare con successo l’Università e/o inserirsi con piena affermazione nel mondo del lavoro.

La personalizzazione dei piani di studio consente, fin dal primo anno della scuola superiore di:
1. Orientare il proprio impegno e la formazione nella direzione degli studi universitari e della professione futuri
2. Eliminare il “disorientamento” nella scelta universitaria e l’eventuale insuccesso o dispersione
3. Effettuare percorsi di studio liceali che senza perdere l’impianto e il rigore formativo tradizionali, indispensabili a qualsiasi scelta universitaria e lavorativa, siano in grado sia con il potenziamento di apposite discipline del curricolo ordinamentale, sia attraverso l’Alternanza scuola lavoro o stage o tirocinii, di costruire nuovi percorsi di vita e lavoro, anche auto-imprenditivi, fondati su uno spirito pro-attivo, flessibile ai cambiamenti del mercato della reale occupabilità in uno scenario nazionale e mondiale che cambia velocemente.

Il Liceo “Giannone” ha piani di studio personalizzati concepiti attraverso una progettazione formativa per competenze: gli studenti potranno scegliere tra diversi indirizzi di studio e articolazioni potenziati da discipline i cui programmi sono calibrati per la proficua frequenza della facoltà universitaria prescelta o per l’ingresso nel mondo del lavoro o per l’abilità a creare essi stessi nuove professioni. È questa la sfida di un mondo globalizzato, ma anche con spinte fortemente identitarie. Aspetti che richiedono entrambi creatività e innovazione, ma soprattutto una visione lungimirante. Questa non si può conseguire senza un solido impianto di saperi tradizionali consapevoli delle radici insopprimibili della cultura mondiale.